Il 27 maggio 2019 Pierre Broye, direttore dell’Ufficio federale delle costruzioni e della logistica (UFCL), in presenza del Consigliere federale Ueli Maurer, ha consegnato gli edifici amministrativi della prima fase dei lavori in Guisanplatz 1 a Berna alle future organizzazioni utenti: Ministero pubblico della Confederazione (MPC), Ufficio federale della protezione della popolazione (UFPP), Ufficio federale di polizia (fedpol) e Ufficio federale dell’armamento (armasuisse). Il cambio della destinazione d’uso dell’ex area militare in posti di lavoro civili rappresenta una pietra miliare nello Schema direttore 2024 della Confederazione.
La costruzione dei nuovi edifici amministrativi è stato il progetto pilota per lo «Standard Costruzione Sostenibile Svizzera SNBS – Opera di edilizia» ed è stato il primo progetto di costruzione in assoluto a ottenere la certificazione di platino.
Gli edifici amministrativi in «Guisanplatz 1» a Berna-Wankdorf si distinguono, oltre che per la loro moderna architettura, anche per un piano energetico intelligente ed ecologico. Si tratta di un esempio paradigmatico dell’uso sostenibile delle risorse. Si basa sull’utilizzazione termica di pali energetici e punta totalmente su una produzione di energia ecologica tramite i vettori energetici rinnovabili disponibili. L’edificio 1b è stato insignito dei label «Minergie-P-ECO», «Buon clima interno» e ha ottenuto la certificazione di platino per lo «Standard Costruzione Sostenibile Svizzera».
Lo sviluppo del piano energetico è partito da un’analisi dei sistemi energetici utilizzabili. Dai risultati dell’analisi è emerso che il calore e il freddo possono essere messi a disposizione fondamentalmente tramite l’utilizzazione del calore residuo, sonde geotermiche e pali di fondazione energetici nonché tramite un sistema di free cooling.
Una caratteristica speciale è la messa a disposizione sequenziale e multistadio dell’energia per la produzione di calore e di freddo, che permette un basso consumo di energia primaria. In questo modo si ottengono anche le temperature di sistema per i sistemi di riscaldamento e di raffreddamento.
Per raggiungere l’alto livello di temperatura per il raffrescamento degli edifici e garantire temperature gradevoli negli ambienti anche d’estate, sui tetti degli edifici sono stati installati appositi impianti. Per aumentarne l’efficienza, le superfici degli scambiatori di calore degli impianti di raffreddamento vengono irrorati con acqua piovana, anziché, come si è soliti fare, con acqua potabile. Grazie a questo sistema di free cooling è possibile coprire almeno la metà del fabbisogno di energia di raffrescamento. L’energia restante viene prodotta dalle sonde geotermiche e attivando i pali energetici. Questi ultimi svolgono una duplice funzione: fungono da scambiatori di calore oltre a garantire la statica degli edifici.
Grazie all’elevata coibentazione termica dell’involucro edilizio, riscaldare gli edifici è un’operazione meno complessa. La maggior parte dell’energia termica viene ricavata dall’impianto centralizzato a sonde geotermiche, il quale viene utilizzato anche per il raffrescamento degli edifici. Inoltre in inverno viene recuperato il calore residuo interno. A tale scopo il calore ceduto dalle persone, dai vari impianti e macchinari viene portato per mezzo di pompe di calore a un livello di temperatura utilizzabile e distribuito nei vari edifici.
Disponendo in modo intelligente i sistemi tecnici, questi ultimi si integrano bene nel progetto architettonico degli edifici e sono praticamente invisibili. (Fonte: www.bbl.admin.ch Progetti in Svizzera)
Il libro «Stabili amministrativi Guisanplatz 1 Berna» può essere acquistato al prezzo di CHF 20.- sul sito www.bundespublikationen.admin.ch.